Testo canzone: Gué Pequeno - Scappati Di Casa
Fatti l’uno per l’altra, credici (credici)
Tu con i soldi, io con i debiti (Tu con i soldi, io con i debiti)
Non eri bella normale ma di quella bellezza che abbaglia
E quindi oltre che per l’occhiaia,
Io c’avevo sempre su i RayBan.
Il tuo tipo non accettava che non volevi starci più assieme
Ti trattava come un cane perché era stato allevato da iene
La prima volta che l’abbiamo fatto alla festa di quelle tue due amiche ricche
ricordo la terra ha tremato, magnitudo 10 scala Richter
Profumo di donna come Al Pacino,
io dietro di te, tu che stringi il cuscino
negli occhi come di Pechino
Rosso un casino tipo pachino
I problemi ora sono giganti, tipo elefanti in una cristalleria,
Se non me ne vado via è come se muoio ad orologeria.
I tuoi genitori ti han sbattuto fuori, ti chiamo hai la batteria scarica
Fatti ogni singola droga, per asciugarti ogni singola lacrima
Quando ti trova e minaccia alla fine hai capito che lui no, non scherza
Ma se sotto la pioggia balliamo, sopravvivremo anche alla tempesta
Così,
anche col buio e tuoni al nostro orizzonte,
Con tutti contro ma tu con me, io con te
Come se fossimo scappati di casa
E così,
anche col buio e tuoni al nostro orizzonte,
Con tutti contro ma tu con me, io con te
Come se fossimo scappati di casa
Mi son sempre chiesto che cosa avrei fatto domani
Finché ti accorgi che
Il fottuto domani è già oggi,
E non hai sincronizzato i fottuti orologi.
Sognavo più euri possibili imbavagliando il banchiere
Perché uno come me, frate, se vede la luna la vede soltanto sul fondo bicchiere
Dio s’era incazzato per una mela,
Con tutta la merda che ho fatto prova a pensare con me quanto cazzo se la sia presa
Se vinco contro la coscienza, vinco la guerra con la mia esistenza
Tu profumi di soldi, i soldi di coca, la coca di benza
Cosa mi tiene legato qua? Nemmeno io so cosa voglio (no),
Provando a diventare ricco con la paranoia che sennò mi impicco
Sono fuori come un paraurti,
Amici stupidi, nemici furbi.
Muoviti a far la valigia,
Il primo giorno del resto della nostra vita
È meglio che la guidi tu, non voglio fare macelli
A me sembra che la patente me l’abbia consegnata Bocelli
In silenzio tremiamo, arriviamo
(Dove?)Dove nella vostra lingua
(Cosa?)sappiamo soltanto dire “noi non parliamo la vostra lingua”
Così,
anche col buio e tuoni al nostro orizzonte,
Con tutti contro ma tu con me, io con te
Come se fossimo scappati di casa
E così,
anche col buio e tuoni al nostro orizzonte,
Con tutti contro ma tu con me, io con te
Come se fossimo scappati di casa
Freddo come un serpente,
Io che ero solo anche in mezzo alla gente
Siamo il fango e il diamante, per sempre
Io che ero solo anche in mezzo alla gente
Siamo il fango e il diamante, per sempre
Per sempre, per sempre
Il giorno che distribuivano il cuore
Penso io fossi altrove, la testa chissà dove
Piuttosto che l’amore, preferivo un Range Rover
Adesso fuori piove, adesso noi game over
Game over, game over, game over
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