Testo canzone: Salmo ft Navigator - Ordinaria Follia
Ti ho raccontato mai di Tom?
Del suo odio in serbo,
la sua vita è un inferno,
fà due lavori a tempo
alterno per tutto l'inverno.
Le sue bambine tra le braccia, il loro amore eterno,
"Se la fame suonerà per noi ci balleremo un lento".
Guarda sua moglie sorridere, nella triste miseria,
fissare il vuoto in secondo per tornare seria.
lascia che dorma sul concetto di fortuna
senza materia ne forma e spiegazione alcuna.
Odia la luna perche sà che lo trasforma a mezzanotte
tra disonesti, mignotte e le peggio persone corrotte.
Ha un'azienda in gestione è un mezzo imprenditore
andato in fallimento, lavora mezza stagione.
Puntano al centro, diametri.
Aumentano le tasse, è una corsa a 5 zeri per i tassametri.
E come ti va? come vuoi che vada?!
è passato un altro inverno, songo ancora che il governo cada.
E come se sta vita qua non fosse mia,
e dimmi com'è? come ti va'? come vuoi che stia?!
Senza Dio, perso nella retta via.
Andrà tutto bene fino al giorno che verrà,
il giorno di ordinaria follia.
No apology, real ghetto-ology
No inna dem Greek mythology
or dem criminal ideology
No Scientology.
Watch you terminology.
Stop the radiology,
Stop destroy the archeology.
what we gonna do we now / it's about to explode
what we gonna say now / system overload
still they keep pressuring the poor / 'til we can't take it no more
time to we find a solution / we need a revolution.
Ti ho raccontato mai di Tom? occhi tipo Husky sotto il passa montagna
picchia su i caschi degli sbirri, dà pugni di rabbia.
Raduna la città, periferia e campagna,
per dare pari opportunità al posto della Carfagna.
Dice "restiamo uniti" l'affronto è palese,
non vuole cambiare il mondo ma solo il suo paese.
Non chiede molto infondo,
vuole arrivare a fine mese senza sbattere la schiena a terra, Taekwondo.
Porta al collo una croce, sarà dio che risorge?
la sua rivolta è un linguaggio per chi non ha una voce.
Messi alle corde, tesi come arpe
camminiamo dignitosamente col vomito sulle scarpe.
Tom non pensa più, ha il dito sul grilletto
spara sul debito pubblico dal tetto
del ultimo piano dei sogni, ma la realtà è meglio che la scordi.
Staremo svegli aspettando quei giorni.
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